giovedì 2 aprile 2015

Il rapporto Ciap

Nel 2014 nei paesi del Latino America sono stati uccisi trentuno giornalisti secondo il rapporto della Commissione investigatrice sugli attentati a giornalisti (Ciap) e dalla Federazione latinoamericana dei giornalisti (Felap).

Nel rapporto si legge che gli omicidi o gli attentati ai giornalisti sono commissionati nella maggioranza dei casi da sicari ingaggiati dalla esponenti della politica, dall'economia e dal crimine organizzato, perché implicati nel narcotraffico, contrabbando, nell'accumulo delle terre e nella costruzione di infrastrutture. 

Le nazioni più colpite sono il Messico (dove ci sono state anche 21 sparizioni forzate di giornalisti), l’Honduras (che dal colpo di Stato sono stati uccisi 30 giornalisti), il Brasile ed il Paraguay.
In Colombia oltre ai tre giornalisti uccisi nel 2014 (con questi ultimi tre omicidi sale a 172 il numero di giornalisti uccisi dal 1977 a oggi) vi sono stati anche 20 casi di aggressione e 57 minacce contro giornalisti e blogger.
Vi è un altro aspetto allarmante che è la bassissima percentuale di indagini su omicidi ed aggressioni che sono stati risolti; e quando i casi vengono risolti la giustizia è capace di inviare solamente gli assassini mentre i mandanti ne escono sempre indenni.

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