venerdì 13 marzo 2015

La scomparsa di Nisman

La morte (omicidio o suicidio) del procuratore Natalio Alberto Nisman avvenuta il 19 gennaio 2014, che al momento stava indagando sull'attentato avvenuto nel 1994 contro la mutua ebraica Amia a Buenos Aires (dove un’autobomba causò 85 morti e 300 feriti), sta causando alla Presindeta Cristina Fernández grossi problemi politico/legali e perdita di consenso tra gli argentini. 

Le indagini sull'attentato di Amia gli furono affidate nel 2004 dall'allora presidente Argentino Néstor Kirchner e lo portarono nel 2006 a chiedere l’estradizione di sette funzionari iraniani e di un membro libanese di Hezbollah che non furono mai estradati. I successivi nove anni di indagini Nisman le ha riassunte in un faldone di circa 300 pagine nel quale affermava di aver scoperto un piano ordito da alcune alte cariche dello Stato per nascondere le Responsabilità dell'Iran nell'attentato.
Secondo Nisman l’Iran avrebbe chiesto l'insabbiamento delle indagini ed in cambio avrebbe riaperto le relazioni commerciali che avrebbero portato alla firma del protocollo d’intesa in cui vendeva all'Argentina a prezzi vantaggiosi gas e petrolio. 
Per questo Nisman stava pensando di incriminare il Ministro degli Esteri ,Héctor Timerman autorevole membro della comunità ebraica argentina, e la Presidenta Cristina Fernández de Kirchner per aver tentato di insabbiare le indagini.

Alla luce di queste indagini e delle rivelazioni avvenute dopo la morte del magistrato le forze politiche e gli organi di stampa della destra hanno montato una campagna mediatica in cui hanno indicato la Presidenta Cristina Fernández come unica possibile mandante del presunto omicidio di Nisman e così anche una parte dell’opinione pubblica sostiene questa versione.

La campagna mediatica montata dalle forze politiche e dai media di destra non tiene conto, o meglio non ne vuol tener conto, dei rapporti che Nisman aveva con alcuni esponenti dell'ambasciata Statunitense con i quali discuteva i dettagli delle proprie indagini senza aver messo al corrente la Procura di Buenos Aires il tutto secondo i messaggi inviati dalla stessa ambasciata Usa a Washington e rivelati da WikiLeaks.
Così come non vengono resi noti i rapporti tra l'ex-direttore del Operaciones de la Secretaría de Inteligencia (SI, i servizi segreti Argentini), Antonio Stiles (conosciuto come Jaime Stiuso che è andato in pensione nel dcembre 2014 dopo 42 anni di servizio inclusi i 7 anni prestati sotto la dittatura militare ed il "Proceso de Reorganización Nacional" tra il 1976 ed il 1983). 
Sempre secondo i documenti forniti da Wikileaks le ambasciate di USA ed Israele esercitarono forti pressioni affinché le indagini si concentrassero sull'Iran ed affermavano di aver scoperto un "piano delittuoso e deliberato per lasciare impuniti gli iraniani accusati dell’attentato; questo piano è stato orchestrato da alte cariche dello Stato con la collaborazione di terzi".

Il motivo per cui vengono nascoste tutte le informazioni su Nisman ed i suoi rapporti con i servizi segreti ed l'Ambasciata USA probabilmente sono una strategia per un "golpe de Estado blando" o almeno per indebolire il Governo in carica che si è reso sempre più indipendente dalle politiche Statunitensi.

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