venerdì 23 maggio 2014

Chiapas: nuovo attacco alle comunità Zapatiste

Il due maggio 2014 un gruppo numeroso di paramilitari (alcuni testimoni parlano di circa centocinquanta uomini armati con armi pesanti oltre a machete) ha compiuto una serie di incursioni ai danni di centri che sostengono EZLN nella comunità della Realidad.
L'incursione più violenta è avvenuta mentre si stava svolgendo una riunione tra la Giunta di Buon Govern, due rappresentanti del centro Frayba per i diritti umani ed una delegazione del CIOAC con si trattava la  soluzione al sequestro (attuato dal medesimo gruppo di paramilitari che ha aggredito la comunità il due maggio) di un camion avvenuta il 16 marzo carico di medicine destinate alle comunità (utilizzate per le campagne per la salute degli zapatisti).
La ragione rivendicata dal CIOAC per impossessarsi del mezzo e delle medicine è l'appropriazione indebita di ghiaia ed altro materiale da costruzione da parte degli zapatisti; materiale che in realtà è comunitario indi tutti ne possono usufruire. 

I paramilitari che hanno fatto irruzione nella camunità di Realidad sono appartenenti al CIOAC-H (Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos-Histórica), al PAN (Partido Acción Nacional) e al Partito Verde Ecologista del Messico (PVEM); durante l'aggressione sono state distrutte la clinica della comunità, due aule della scuola e tagliato la rete idrica che porta acqua al Caracol.
Sono stati compiuti anche due agguati, uno contro tre mezzi che stavano trasportando delle merci a Realidad mentre il secondo attacco ha ucciso José Luis Solís López, che era stato maestro nella Escuelita Zapatista , e ferito quindici persone che sono state trasportate all'ospedale zapatista di San José del Rio.
Numerosi testimoni che sono riusciti a fuggire dalla seconda imboscata hanno raccontato che José Luis Solís López "è stato accerchiato e linciato da una ventina di soggetti armati, infine raggiunto da tre colpi, uno alla gamba, uno al torace e un colpo di grazia alla nuca, oltre che da bastonate e sferzate di machete". 

Le comunità zapatiste vivono da sempre abituate in uno stato di guerra; stato che è voluto ed organizzato organizzato a vari livelli dalle organizzazioni come il CIOAC-H fino alle a governo regionale e nazionale. 
Una delle strategie adottate negli ultimi anni è stata quella di ricostruire i gruppi paramilitari formati da contadini ed attivisti dei partiti politici il cui fine è quello di minacciare ed attaccare i civili che appoggiano l'EZLN con il fine di cacciali dalla terre occupate nel 1994 ed arrestare il lavoro della Giunta di Buon Governo. 

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