martedì 15 aprile 2014

Venezuela: continuano le "guarimba"

Per le strade dei quartieri abitati dalla classe media delle città Venezuelane si vedono pupazzi impiccati con le sembianze del presidente Maduro oppure con le sembianze di militari e le scritte "servi dei cubani»", "leccaculi, traditori, codardi". 
Oltre a questo si vede preparare anche cataste di legna ed altri materiali infiammabili (tra i quali immondizia e copertoni) pronti per essere riversati ed incendiati nelle principali strade al fine di bloccare il traffico; inoltre vi sono state incursioni ad edifici governative. 
Questa tecnica in Venezuela prende il nome di "guarimba" e fu adottata anche nel golpe del 2004 contro il Presidente Chavez.
Il fine della "guarimba" è quello di scatenare la risposta delle forze di polizia che sarebbero immediatamente bollate dai media come "una nuova violenta repressione" così per giustificare e/o richiedere aiuto di paesi esteri.

Le strade sono percorribili fino alla sera quando le barricate vengono spostate e date alle fiamme fino a quando la Guardia Naciona bolivariana (Gnb) interviene per disperdere i più violenti e permettere ai vigili del fuoco di spengere gli incendi. 
Spesso la GnB viene fronteggiata dai "pacifici", secondo l'informazione dell'opposizione ed estera, manifestanti con il lancio di pietre e di bottiglie molotov; in alcuni casi i "pacifici" manifestanti hanno 
marciato fino all'emittente televisiva Canal 8 ed hanno forzato l'entrata ferendo alcuni giornalisti e danneggiando anche le attrezzature lanciandoci alcune molotov. 

Le proteste chiedono che l'inflazione e la violenza (storici problemi del Paese) in Venezuela venga combattuta dell'inefficiente Governo di Maduro; ma va ricordato che si sono ri-accese quando il Governo ha emanato alcune leggi contro le speculazioni finanziarie, commerciali e sono stati intensificati i controlli contro il contrabbando. 
Inoltre si deve ricordare come queste pacifiche contestazioni siano nate nelle università private e non hanno il supporto della maggioranza della popolazione che invece si riconosce in un Paese dove l’istruzione è gratuita come gli altri diritti basilari e dove è alla presidenza un ex operaio del metrò che sta cercando di dialogare addirittura con le frange più estreme e violente viene addirittura accusato di calpestare i "diritti umani" degli oppositori.

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