lunedì 6 gennaio 2014

Elezioni inquinate in Honduras

La Missione dell’Unione europea (Moe-Ue) che ha vigilato sul processo elettorale in Honduras ha reso pubblico il proprio rapporto sulle elezioni svolte il 24 novembre 2013.
Il rapporto sottolinea come gli osservatori abbiano riscontrato "seri indizi di traffico di credenziali e altre irregolarità oltre ad un evidente squilibrio nella visibilità dei vari partiti nei media e la mancanza di trasparenza nel finanziamento della campagna elettorale".
Il rapporto continua, in modo sorprendente, con una valutazione positiva "sia della trasparenza del voto, sia del rispetto della volontà dei votanti e nello scrutinio".
Infine la missione Moe-Ue definisce il sistema di trasmissione degli atti affidabile e si è congratula con le autorità elettorali per aver raggiunto una maggiore trasparenza rispetto alle elezioni precedenti".

Questi ultimi elementi sottolineati dal rapporto del Moe-Ue contrastano notevolmente con il traffico di credenziali, le irregolarità al voto ed altri problemi sorti durante il conteggio dei voti che la stessa commissione ha registrato e che sono state denunciate anche dal Partito Libre e dal Partito Anti-Corruzione.

Alcuni inviati della delegazione europea hanno fatto trapelare il proprio pensiero che è in contrasto rispetto alla posizione ufficiale del Moe-Ue dato che hanno personalmente assistito ad alterazione dei risultati, alla "violazione della volontà espressa nelle urne dal popolo honduregno", al fatto che alcune persone non hanno potuto votare perché risultavano morte mentre ci sono stati morti che hanno votato tranquillamente. 
Inoltre alcuni osservatori hanno riportato nelle loro relazioni l'impossibilità di verificare dove venissero inviati i voti e come questi siano stati ricevuti oltre al fatto che almeno il 20% dei verbali originali sono stati dirottati verso un server illegale che li ha occultati.

Il Partito Libre ed il Partito Liberale hanno presentato una formale richiesta di riconteggio dei voti al TSE (Supremo tibunale elettorale) per le presunte frodi durante le elezioni in Honduras. 
Le prove prodotte a supporto della richiesta di conteggio dei voti sono state molteplici e vanno dalle "falle" di progettazione dei sistemi ed algoritmi applicati per la votazione alla falsificazione di documenti di identità.
L'avvocato Ricci Moncada (Partito liberale) ha prodotto anche i rapporti dell'Organizzazione degli Stati Americani (OAS) e il Unione europea (UE) che "hanno rilevato anomalie e mostrato il non rispetto delle norme necessarie per il corretto svolgimento del voto e sono stati rilevati i molti seggi che il numero di voti espresso è stato maggiore del numero dei votanti."

Il presidente del Tribunale Supremo Elettorale (TSE) dell'Honduras, David Matamoros, una confermato che "verranno controllati circa 16 mila voti perché la gente ha bisogno di trasparenza".

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