mercoledì 13 marzo 2013

Paraguay: morto Lino César Oviedo Silva


La mattina del 3 febbraio 2013 Lino César Oviedo Silva è morto in un'incidente che ha coinvolto il suo elicottero vicino a Puerto Antequera.
Oviedo ha ricoperto la carica di generale delle forze armate paraguaiane ed inoltre si è candidato candidato alla presidenza nelle elezioni del 2008.

La carriera "politica" di Oviedo iniziò nel 1989 quando prese parte alla rivolta militare, in cui si rese protagonista di violenze verso i suoi "nemici", che portò alla destituzione del dittatore Stroessner.
Nell'aprile 1996 Lino Oviedo, ricopriva la carica di Capo delle Forze Armate, fu arrestato per il tentativo di golpe ai danni del governo di Carlos Wasmosy in cui partecipò attivamente pianificandolo dal momento in cui il presidente Wasmosy annunciò il suo ritiro dalla politica alla fine del proprio mandato.

Condannato a 10 anni di carcere per i fatti del 1996 non scontò mai la sua pena perché fuggì in Argentina e poi in Brasile; ma cercò sempre di influenzare la vita politica del paese pianificando, nel 1999, quello che conosciamo come  il "Marzo Paraguayo" nel quale fu ucciso il vicepresidente Luis María Argaña ed alcuni suoi collaboratori (Argaña fu ucciso da un commando paramilitare che lo intercettò ed apri il fuoco verso l'auto su cui viaggiava) perché antagonista personale di Oviedo e del presidente Raúl Cubas.
Dopo l'uccisione di Luis María Argaña vi furono delle manifestazioni di protesta contro la polizia e lo stato che non si adoperava per assicurare alla giustizia i responsabili, in una di queste manifestazioni alcuni uomini di Oviedo uccisero dieci manifestanti nel "Masacre del Marzo Paraguayo"
Il 27 marzo Raúl Cubas Grau si dimise per le pressioni ricevute dai paraguaiani e dal proprio partito politico che designo Luis Ángel González Macchi, dirigente del Partido Colorado, nuovo presidente.

Seppur in esilio nel 2000 riuscì ad organizzare, grazie ad una parte dell'esercito a lui fedele, un nuovo tentativo di colpo di stato il 18 maggio ai danni del governo di González Macchi.

Contestualmente alle sue attività sovversive fu processato e condannato a lunghe pene detentive che non scontò perché in esilio ma nel luglio 2007 riuscì ad ottenere la libertà vigilata, per la condanna per il massacro del "Marzo Paraguayo", grazie ad un istanza legata al Habeas Corpus presentata ed accettata dalla Corte Suprema de Justicia paraguaiana.
La Corte Suprema a fine 2007 lo assolse anche dalle imputazioni derivanti dal colpo di stato del 1996.

Nel 2008, Lino Oviedo si candidò alla presidenza per il partito di estrema destra Unión Nacional de Ciudadanos Éticos (UNACE); ma fu sconfitto da Fernando Lugo che fu poi destituito nel giugno del 2012 da un golpe bianco orchestrato dall'oligarchia paraguaiana.

I 3 giorni di lutto nazionale indetti, dal presidente de facto Fanco, per rendere omaggio ad golpista Lino Oviedo fanno comprendere come il Paraguay si ripiombato in mano all'oligarchia di destra che lo ha governato per oltre 50 anni.

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