venerdì 21 dicembre 2012

Cile: le difficili condizioni Mapuche


La condizione del popolo Mapuche in Cile continua ad essere sempre molto difficile. 
Gli indio sono vittima di una forte e strisciante repressione con ronde e loro territori militarizzati dalle forze dell'ordine; un esempio di questo stato di assedio sono le armi che il governo affida a gruppi di “Vigilantes” (molti giornalisti affermano che siano organizzazioni para-militari i quali hanno aggredito più volte gli indio nel silenzio e nell'impunità) che organizzano ronde, insieme alla polizia, per difendersi dalle proteste dei Mapuche.
Inoltre ogni azione anche di resistenza non violenta o manifestazione del popolo  Mapuche viene criminalizzata dal sistema giuridico cileno in cui figura una "legge antiterrorista" (approvata durante la dittatura di Pinochet e promulgata nel 1984) con la quale lo Stato può privare della libertà i propri cittadini in assenza di prove ma anche di inasprire le pene in caso di condanna nei processi in cui l'accusa può usufruire di testimonianza anonime e segrete. 
Oltre a questo vi è la legge di sicurezza interna con i quali i cittadini considerati "nemici della patria" vengono giudicati sempre da tribunali militari anceh se i reati sono di tipo civile.

In questo scenario di silenzio nazionale ed internazionale vi sono quattro giovani Mapuche che provano a far conoscere la propria drammatica situazione ricorrendo allo scipero della fame.
Due di loro sono stati condannati nel primo processo, basato su false accuse e prove manipolate, ad undici anni perché nelle loro case sono state rinvenute armi frabbricate in casa ed un bossolo già usato; un altro è accusato di aver organizzato un attentato contro un carabiniere anche se alcuni giorni dopo il suo arresto sono state rinvenute prove che indicano un membro di “Patria y Libertad" (movimento paramilitare di estrema destra fascista) come organizzatore dell'attentato.

Oltre ai primi quattro giovani dal 1° ottobre altri cinque prigionieri mapuche ventenni si sono uniti allo sciopero della fame che subiscono la detenzione preventiva nel carcere di Temuco.

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