sabato 23 luglio 2011

Mandato di cattura per la strage del Universidad Centroamericana

Il giudice spagnolo Eloy Velasco ha emesso un'ordine di cattura internazionale per i venti militari tra cui il colonnello Guillermo Benavides che il 16 novembre 1989 uccisero, nel Universidad Centroamericana di San Salvador, padre Ignacio Ellacuría, cinque padri gesuiti e Elba Julia Ramos con la giovane figlia.

I militari del Atacatl fecero irruzione nella notte nel Universidad e trascinarono fuori dalle proprie camere padre Ellacuría, Ignacio Martín Baro, Segundo Montes, Armando López, Juan Ramón Moreno, Joaquín López y López (tutti di nazionalitá spagnola tranne López). I gesuiti furono condotti nel giardino del Universidad dove pochi minuti dopo furono assassinati.
Elba Julia Ramos e sua figlia Celina assistettero alle esecuzioni e furono fermate dai militari che prima le rassicurarono e poi le uccisero.

Padre Ignacio Ellacuría era una della anime della Teologia della Liberazione ed aveva fatto del Universidad Centroamericana di San Salvador la base di tutte le sue attività. Con l'inizio della guerra civile in El Salvador le autorità militari cercarono di imbavagliare tutte le università ed i centri culturali del paese ma Ellacuría era riuscito a non far cadere l'università nelle mani della censura.
Dopo l'omicidio di monsignor Romero il padre gesuita divenne un punto di riferimento nel paese, insieme al vescovo si adoperavano affinché si avviassero dei negoziati tra la dittatura militare ed i guerriglieri per pacificare il paese.
A causa della sua attività padre Ellacuría fu dichiarato persona non gradita dalla dittatura militare e fu costretto a tornare in Spagna continuando, però, ad impegnarsi per la risoluzione pacifica del conflitto.

L'ex sergente Antonio Ramiro Avalos durante un interrogatorio ha ammesso di aver partecipato alla strage e di aver ucciso padre Moreno e del padre Lópezha. Avalos, inoltre, ha dichiarato di aver obbedito agli ordini dai suoi superiori i quali affermavano che i religiosi erano delinquenti che andavano eliminati per le idee che infondevano.
Un altro ex militare che adesso vive in esilio in Spagna ha ammesso che fu preparato un piano da Benavides che riunì i suoi ufficiali per uccidere Ellacuría una volta rientrato in El Salvador dalla Spagna. L'ex militare racconta la riunione con molti particolari dato che vi partecipava come maggiore del battaglione Atacatl ed infine afferma di aver comunicato all'allora colonnello Ponce che la missione era stata portata a termine con successo.

Il mandato di cattura internazionale del giudice spagnolo obbliga il governo di El Salvador a rispettare gli accordi bilaterali sull'estradizione. Grazie alle ultime rivelazioni ed alle nuove indagini del giudice Velasco si è moderatamente certi che l'omicidio dei padri gesuiti fu pianificata dallo Stato maggiore dell'esercito per cercare di allentare le pressioni che  stavano facendo sulla comunità internazionale per organizzare una conferenza di pace e mettere fine al conflitto in corso.  

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