giovedì 27 novembre 2008

I fondi pensioni in Argentina

Il governo argentino continua nella sua politica di protezione sociale nazionalizzando i fondi pensionistici privati.
La decisione presa dalla presidentessa Cristina Kirchner è stata dettata anche dal momento negativo della finanza mondiale e soprattutto del comparto bancario che gestisce i fondi pensione più importanti.
La privatizzazione della previdenza sociale venne concepita ed attuata dal presidente Ménem nel 1994 in un periodo in cui l'Argentina sottostava ai preziosi suggerimenti del FMI e della Banca Mondiale che, come tutti sanno, l'hanno portata alla bancarotta nel 2001.

I fondi pensionistici privati interessavano circa 10 milioni di lavoratori che davano vita ad un giro di affari di circa 25 miliardi di euro; con questa riforma i fondi privati confluiranno nel fondo pubblico, già scelto da circa 6 milioni di lavoratori, che uniformerà le procedure per le liquidazioni ed il pagamento delle pensioni.
Nel corso del 2008 i fondi pensioni privati hanno perso circa il 23% del loro valore e l'aggravarsi della crisi finanziaria continua ad aumentare le perdite.
La presidentessa ha affermato che la riforma "era necessaria per contrastare l'impatto negativo che la crisi finanziaria mondiale ha avuto sulle pensioni" e per far sì che "l'epoca politica del saccheggio degli anni '90" si concluda definitivamente.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Daniele F. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele F. ha detto...

grazie, spero continui a leggere i miei post e spero di scrivere sempre cose interessanti.
ciao

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie