giovedì 10 luglio 2008

Le due facce del governo cileno

In questi giorni il Cile sta vivendo momenti di tensione per le proteste dei camionisti da un lato, di professori e studenti dall'altro, davanti ai quali il governo di Michelle Bachelet sta tenendo due atteggiamenti diversi: da una parte tollera lo sciopero dei camionisti che protestano per le alte imposte sui carburanti, mentre dall'altra manda le Fuerzas Especiales de Carabineros a reprimere con lacrimogeni e manganelli gli studenti che protestano contro la nuova riforma scolastica.

La protesta dei camionisti sta bloccando le principali arterie stradali del paese con blocchi scriteriati e con camion che si spostano a passo d'uomo. I sindacati dei camionisti pretendono che il governo elimini alcune delle accise che gravano sul costo del carburante; il governo da parte sua ha annunciato che istituirà un fondo di mille milioni di dollari per stabilizzare il prezzo del carburante nel breve periodo. Ma ai camionisti non basta, loro vogliono non pagare più le imposte statali sui combustibili che, secondo loro, sono le responsabili del forte innalzamento del prezzo del carburante; per questo motivo i sindacati dei camionisti hanno deciso di proseguire lo sciopero ad oltranza.
Gli insegnanti hanno scioperato e manifestato insieme agli studenti nel centro della capitale, per protestare contro la riforma scolastica che mantiene "il fine di lucro" nella pubblica istruzione.

Il governo ha approvato da poco la modifica alla Ley Orgánica Constitucional de Educación (LOCE), che fu l'ultima legge creata dalla dittatura di Pinochet nel 1990 in cui introdusse come condizione basilare nella pubblica istruzione "il fine di lucro"; le modifiche previste dal governo Bachelet non eliminano questo fondamento. Chi protesta vuole che l'istruzione abbia come unici fini la qualità e la gratuità; questi due punti furono uno dei cavalli di battaglia che la signora Bachelet cavalcò durante la sua campagna elettorale.
Le due forme di protesta sono state ascoltate in modo diverso: la prima, quella dei camionisti, con un tavolo di trattative e di proposte mentre la seconda, quella degli insegnanti e studenti, con l'invio dei Carabineros e della repressione.

Una differenza che noto tra i professori ed i camionisti è quella che storicamente gli scioperi degli auto trasportatori sono sempre stati foraggiati ed incitati dagli USA fino dai tempi del golpe di Pinochet nel 1973 quando proprio un loro sciopero contribuì a destabilizzare il governo di Allende.
Non è che la signora Bachelet creda nella ciclicità della storia? Non credo che in questo caso la storia si ripeterà, la signora Bachelet può dormire sonni tranquilli, perché Allende non avrebbe mai mandato i Carabineros a reprimere una manifestazione pacifica di professori e studenti.

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