mercoledì 31 ottobre 2007

Alberto Kenya Fujimori

Fujimori è nato a Lima nel 1938, anche se di origine Giapponese , ed è stato presidente del Perù dal luglio del 1990 al novembre 2000. Il primo mandato fu contraddistinto da gravi fatti di sangue culminati con l'uccisione di 10 persone nell'Università di Lima (9 alunni ed un insegnante) e la “Strage del centro storico di Lima”, sempre per mano del gruppo paramilitare Colina autorizzato dal Presidente.
Il parlamento, in questa prima parte di mandato presidenziale , cercò di contenere le azioni autoritarie di Fujimori contro i movimenti di lotta indigeni Sendero Luminoso e Tupac Amaru; così nell'aprile 1992 sciolse il parlamento e bloccò le attività della magistratura. Verso la fine di quest'anno il generale dell'esercito Sedò cercò di estromettere dal potere il presidente ma non ci riuscì e fu arrestato insieme agli altri golpisti; quest'azione dette l'occasione a Fujimori di iniziare una nuova e più autoritaria fase del suo governo che lui stesso chiamò “Governo di emergenza e ricostruzione nazionale” che riscrisse la costituzione poi approvata nel 1993.
Da ricordare del primo mandato le durissime misure per contenere l'inflazione e la svalutazione monetaria che portò alla svalutazione dei salari di gran parte del popolo Peruviano ed il cambio di valuta (Nuovo Sol).
Nel secondo mandato di Fujimori si ricorda il sequestro nella residenza dell'ambasciatore Giapponese di importanti personalità peruviane da parte del Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru; quest'azione aveva come fine la richiesta di rispettare i diritti umani per i numerosi prigionieri politici rinchiusi nelle carceri del paese. Dalla stampa locale ed internazionale i 14 guerriglieri furono bollati come “Terroristi” e come violenti, ma una volta risolto il sequestro si seppe dai sequestrati che nessuno di loro aveva subito violenze o intimidazioni. Il sequestro si risolse dopo 4 mesi nell'aprile del 1997 quando il presidente Fujimori decise di far fare irruzione ai militari ed ordinò l'eliminazione dei “Terroristi” ; morirono tutti i 14 terroristi ed un sequestrato. Da tutto il mondo arrivarono le congratulazioni per il brillante atto di forza voluto e guidato dal presidente contro i “Terroristi” senza, però, che si conoscessero i veri motivi che portarono i 14 militanti del MRTA a compiere il sequestro; anche Giovanni Paolo II si congratulò ma non si espresse sulle condizioni inumane dei detenuti politici .
Fujimori vinse anche le elezioni del 2000 anche grazie alla modifica di un articolo della costituzione che portò in piazza milioni di Peruviani che non ne volevano la modifica. Nell'articolo “incriminato” si affermava che un presidente non poteva essere eletto più di due volte, così Fujimori forte della grande maggioranza in parlamento modificò l'articolo e scatenò la protesta di piazza.
In tutti gli anni '90 Fujimori attuò, con il sostegno e la copertura USA un feroce repressione contro i movimenti armati rivoluzionari. Il risultato furono migliaia di morti e desaparecidos; la repressione fu feroce soprattutto nelle zone rurali e contro le fasce più povere della popolazione (si ricordano i massacri di Cantuta e Barrios Altos), dove la guerriglia godeva di un considerevole appoggio. Sempre in questi anni Fujimori privatizzò molte aziende statali sotto la pressione del FMI e della Banca mondiale, aprendo il paese al più sfrenato liberismo e sempre in questo periodo si ha l'escalation di corruzione all'interno del suo governo.
Dopo la terza vittoria consecutiva alle elezioni presidenziali vennero alla luce alcuni scandali legati alla corruzione all'interno del governo fino a sospettare dello stesso presidente, lo stesso indisse nuove elezioni e partì per la riunione del APEC in Brunei, da cui non fece ritorno per paura di un'eventuale arresto in patria per corruzione e crimini contro l'umanità che iniziavano a venire alla luce. Si rifugiò in Giappone da cui formalizzò le sue dimissioni.
Dopo tutti questi anni passati in Giappone, da cui ha avuto la cittadinanza grazie alle sue origini (i genitori erano giapponesi), nei primi mesi del 2006 Fujimori decise di ricandidarsi alle elezioni di aprile pensando che il clima politico e del mal governo di Toledo (presidente dal luglio 2001 al luglio 2006) gli garantissero l'impunità. Così decise di trasferirsi a Santiago de Chile da dove pensava di orchestrare la sua campagna elettorale; invece nella capitale cilena è stato arrestato grazie ad un mandato di cattura internazionale spiccato nei suoi confronti dalla magistratura peruviana. Il mandato di cattura contempla 22 procedimenti per violazione dei diritti umani perché è considerato l’autore intellettuale dei massacri di Barrios Altos e del Università de “La Cantuta” commessi a Lima nel 1991 e1992 dallo squadrone della morte “La Colina”, che ha assassinato 25 persone. Inoltre è accusato di associazione a delinquere e peculato, e di aver consegnato 15 milioni di dollari al suo braccio destro, capo dei servizi segreti, Vladimiro Montesinos (oggi in carcere in Perù), che sono serviti per corrompere politici, giornalisti e imprenditori. Non ultime sono le accuse per la campagna di sterilizzazione forzata, messa in atto nelle zone rurali e indigene, che coinvolsero oltre un milione di donne. A documentarlo c’è il rapporto della Commissione della Verità e Riconciliazione CVR.
L'autorità peruviana una volta informata dell'arresto di Fujimori presentò immediatamente domanda di estradizione e finalmente, dopo un anno di ricorsi del ex-presidente del Perù che si opponeva all'estradizione, l'11 luglio 2007 la II Sala Penale cilena ha rigettato ogni ricorso ordinando la consegna del imputato alle autorità Cilene per procedere con i processi a suo carico.
Il 22 settembre 2007 finalmente dopo molto tempo Fujimori è atterrato in Perù ma non da uomo libero ma da detenuto, e altrettanto finalmente potrà essere processato e condannato per i crimini economici che hanno messo in ginocchio un intero popolo privandone della dignità ed obbligandolo ad emigrare, oltre per l'infamia della negazione dei diritti umani dei peruviani che adesso possono avere giustizia. La speranza è che il processo venga portato a compimento e che Fujimori non trovi nessun escamotage per non essere processato come merita.

venerdì 26 ottobre 2007

Pascua Lama e Varadero

Cosa è?
E' il progetto della multinazionale Barrick Gold per realizzare una miniera tra i ghiacciai millenari (Toro I, Toro II e Esperanza) della cordillera, tra il Cile e l'Argentina, che garantiscono acqua alle valli sottostanti circondate da uno dei deserti più secchi del mondo. La futura miniera estrarrà oro e uranio e si estenderà nella regione cilena di Atacama e l'argentina San Juan. Le basi per l'estrazione dell'oro e d'uranio sono state poste nel 1997 con la firma su una legge da parte di Carlos Menem (presidente dell'Argentina) e Eduardo Frei (presidente del Chile) che concede vasti poteri sull'area dove sorgerà la miniera ; la società controllerà tutto: flora, fauna, l'acqua. La Barrick Gold ha annunciato che l'area di esplorazione e successivamente di estrazione sarà ampliata oltre il progetto originale, senza incontrare nessuna resistenza da parte dello stato Argentino e Cileno grazie alla loro connivenza.

L'impatto Sociale ed Ambientale
Nel 2001 il CONAMA (Comisión Nacional del Medio Ambiente Cileno) approvò il progetto ma non riuscì a rispondere alle domande poste dalle popolazioni che abitano nell'area interessata. Le domande molto semplici e comprensibili erano queste: Come poteva l'estrazione modificare la quantità e la qualità dell'acqua che attualmente proviene dai ghiacciai? Ricordo che l'area sottostante i ghiacciai è uno dei più aridi del pianeta e le esplorazioni e la vera e propria estrazione mineraria ne assorbiranno moltissima. Che impatto ambientale avrà la miniera? il CONAMA ha affermato sarebbe stato minimo anzi quasi trascurabile, ma non ha fornito nessuna prova a suffragio di questa teoria. Il CONAMA ha risposto rileggendo la scarsa documentazione che la Barrick Gold ha presentato al momento della presentazione dello studio di fattibilità. Alcuni studi sottolineano e giustificano le preoccupazioni delle popolazioni dato che per estrarre l'oro la Barrick Gold dovrebbe fare uso di cianuro ed altri metalli pesanti (altamente inquinanti) che potrebbe compromettere la vita umana e le attività agricole degli abitanti. Nel Primo Forum Internazionale sull'attività mineraria tenutosi a Mendoza (Argentina) a fine marzo il Dr. Raúl Montenegro ha affermato che in Argentina "l'azienda Barrick Gold ha presentato degli studi sul impatto ambientale ancora più rudimentali di quelli presentati per il Cile" e che la Secretería de Minería e la Secretería de Ambiente de la Nación "non hanno protetto né la salute dei suoi cittadini, né l'integrità degli ecosistemi vitali", continua affermando che l'attività mineraria "è sperimentale, dal momento che i cambiamenti ambientali e i cocktail contaminanti non sono contemplati nella legislazione vigente, e non esiste neppure la capacità tecnica per il suo controllo". Infine ha anticipato che diverse organizzazioni stanno vagliando l'eventuale ipotesi di presentare delle denunce penali contro alcuni funzionari "per inadempimento dei doveri di funzionario pubblico". Il Dr. Raúl Montenegro ha anche aggiunto che Pascua Lama e Varadero "alterano in modo irreversibile le regioni andine che conservavano la propria stabilità idrica e climatica. Sono in pochi a preoccuparsi dell'instabilità che provocheranno le detonazioni e i giacimenti nei pendii delle montagne. Queste miniere eliminano montagne intere, alterano i microclimi delle Ande, producono cocktail di sostanze inquinanti che le amministrazioni locali non possono identificare, e minacciano le sorgenti di bacini idrici di grande importanza in Cile e in Argentina". Jenifer Ibarra, una delle organizzatrici del Forum, ha dichiarato che sia le miniere d'oro sia quelle d'uranio "mettono seriamente a repentaglio l'approvvigionamento d'acqua nelle valli aride e desertiche". Le affermazioni del Dr. Raúl Montenegro e Jenifer Ibarra rafforzano l'opinione di Carolina Sandoval, promotrice della petizione popolare Anti Pascua Lama Project, secondo cui poichè le risorse minerarie si trovano sotto tre ghiacciai, il Toro I, il Toro II e l'Esperanza, la loro estrazione ne comporterebbe la distruzione fino al 50-70%. Jenifer Ibarra ha aggiunto che la miniera di Pascua Lama e Varadero "ha creato un terzo paese tra l'Argentina e il Cile" e che, in questo territorio "non ci sono né controlli né dogane"; in poche parole si ha uno stato nello stato! Nel Novembre 2005 era stata presentata una petizione, firmata da 18000 persone, da parte dell'Anti Pascua Lama Project, che non ha impedito al governo cileno di autorizzare i lavori nei tempi previsti , lavori che sfortunatamente dovrebbero cominciare verso la fine di quest'anno.
Per essere sempre aggiornati sulla lotta di queste popolazioni ecco il Link del Anti Pascua Lama Project http://www.noapascualama.org/

venerdì 12 ottobre 2007

Gli USA contro i 5 Cubani

Nel 1996, 26 aerei pilotati da cubani anticastristi decollarono da aeroporti vicino Miami negli USA ed sorvolarono lo spazio aereo cubano e gettando volantini di propaganda contro il Governo. Le autorità Cubane protestarono con gli organi internazionali per questa violazione dello spazio aereo ed avvertendo che lo Stato Cubano si sarebbe difeso con i mezzi più opportuni se si fossero ripetute le violazioni denunciate. Poco dopo questa dichiarazione altri tre aerei entrarono nello spazio aereo cubano e furono contrastate ed allontanate dall'esercito cubano ma come conseguenza di questa incursione morirono 4 cubani.
Dopo lo scontro nei cieli cubani era necessario per gli USA incolpare qualcuno che non fossero gli anticastristi storicamente vicini al Governo ed alla CIA. Così gli USA nel 1998 accusarono ed arrestarono 5 agenti dei servizi segreti cubani infiltrati nei gruppi armati anticastristi che operavano attentati nell'isola caraibica per stabilire un clima di terrore per far crollare il turismo. I 5 Cubani sono René González, Fernando González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández e Ramón Labaniño e furono incriminati di cospirazione per commettere spionaggio e cospirazione per commettere assassini ed atti di terrorismo.
La verità non è questa ma è un'altra: i 5 si infiltrarono per bloccare gli attentati che venivano commessi a Cuba in cui morivano cubani e turisti ma il governo USA grazie ai media riuscirono a manipolare la verità ed a far passare i 5 agenti come terroristi.
E' risaputa e palese la forza mediatica del governo statunitense e ne abbiamo di esempi dall'incidente del Tonchino che permise agli USA di invadere il Vietnam, ad altre verità taciute e manipolate per invadere l'Afghanistan ed infine alle false armi chimiche del Iraq che hanno portato alla sua invasione.
Il processo contro i 5 agenti cubani fu istruito a Miami, luogo migliore data la sua storica tradizione anticastrista, e furono , stranamente, dichiarati colpevoli e condannati alla detenzione perpetua.
Uno dei 5 agenti cubani, durante lo svolgimento del suo incarico, riuscì a mettersi in contatto ed entrare a far parte del gruppo di terroristi legato ad Orlando Bosch, una delle menti insieme a Luis Posada Carriles dell'attentato del giugno 1976 in cui fecero esplodere un aereo di linea della compagnia Cubana de Aviacion che percorreva la rotta Caracas - La Habana con a bordo 73 persone tra cui la nazionale giovanile di Scherma Cubana.
Oltre a questo atto terroristico il signor Bosch partecipò anche all'operazione Condor che consisteva nell'eliminare i nemici interni, gli oppositori, delle dittature instaurate o aiutate dalla CIA in Sud America ed infine ha partecipato all'attentato che uccise il cancelliere cileno Orlando Letelier.
I 5 agenti per proteggere il proprio paese da atti terroristici e sabotaggi si infiltrarono nelle reti di terroristi anticastristi per cercare di bloccarle e per questo sono stati accusati ingiustamente e vergognosamente di terrorismo! Nell'agosto del 2007 ad Atlanta si è svolto il processo di appello e negli atti ufficiali del processo non sono state fornite dal avvocato dell'accusa, contro i 5 agenti cubani, nessuna prova di spionaggio, terrorismo e cospirazione che danneggino gli USA; addirittura un generale dell'esercito statunitense ha affermato che la loro attività era di solo reperimento di informazioni e di smantellamento degli apparati terroristici anti-cubani.
Il procedimento penale conto i 5 agenti cubani va avanti e siamo in attesa della sentenza del tribunale di Atlanta che già una volta ha annullato il procedimento svolto a Miami a causa delle intimidazioni subite dai giurati e dalla corte, la speranza è che il tribunale dichiari innocenti questi 5 cubani che da 10 anni ormai sono incarcerati ingiustamente e senza una prova a loro carico!

Il processo come si può bene vedere è di stampo politico e non è contro gli agenti capri espiatori, che hanno svolto il loro lavoro non commettendo nessuno dei reati a loro addebitati, ma contro una nazione che non ha scelto di sottostare e vivere con le regole imposte dagli USA ma che ugualmente riesce a sopravvivere dignitosamente anche se osteggiata economicamente, l'embargo economico è iniziato nel 1960, politicamente, con le centinaia di risoluzioni e sanzioni proposte al ONU ma che non hanno avuto successo, e con atti terroristici che hanno portato alla morte di molti cubani, si stimano circa 900 persone, e di cittadini stranieri.

Per maggiori informazioni e per seguire la vicenda consiglio questi siti:

http://cubainforma.interfree.it/2007/5eroi/sommario.htm
http://www.juventudrebelde.cu/inocentes/index.html

In Argentina finalmente si iniziano a condannare gli aguzzini

A La Plata Christian Von Wernich è stato condannato il 9 ottobre 2007 al carcere perpetuo per i crimini contro l'umanità commessi durante la dittatura dal 1976 al 1983. La condanna, non è ancora definitiva dato che la difesa del sacerdote può ricorrere in appello.
Il sacerdote Christian Von Wernich nato nel maggio del 1939 ha prestato servizio nella polizia della provincia di Buenos Aires ed è durante questo periodo che ha commesso i crimini contestati dalla Giustizia Argentina; per la precisione 41 casi di privazione della libertà e tortura sia fisica che psicologica a cui si sommano 7 omicidi (Domingo Moncalvillo, María del Carmen Morettini, Cecilia Idiart, María Magdalena Mainer, Pablo Mainer, Liliana Galarza e Nilda Salomone) tutti effettuati in centri di detenzione clandestina.

Durante l'udienza del 7 agosto il testimone Rubén Schell ha identificato Christian von Wernich come l'ex-cappellano della polizia che lo interrogò e torturò per tutti i 102 giorni che fu sequestrato nel centro clandestino della
Brigada de Investigaciones de Quilmes conosciuto come "Pozo de Quilmes". Fu il primo testimone che segnalò l'imputato come responsabile dei delitti a lui ascritti dopo di lui altri 119 testimoni resero deposizioni con le solite accuse.
L'avvocato dell'accusa durante un suo passaggio affermò che "Il genocidio ha una preparazione, uno sviluppo e una successiva giustificazione tutti coloro che partecipano a una sola di queste tappe sono complici", ha anche alluso alle relazioni tra Chiesa Cattolica e Dittatura a cui assicurò una protezione morale nello sviluppo del piano genocida non denunciando mai i sequestri, le torture e gli omicidi operati dell'esercito e della polizia.
Oltre a Von Wernich ci sono altri 20 sacerdoti che hanno prestato servizio nella polizia, esercito e penitenziari clandestini che sono stati denunciati per aver partecipato a torture e omicidi.

Il giorno in cui la corte doveva leggere il verdetto c'è stato anche un allarme bomba che per fortuna si è rivelato falso; questo atto dimostra quanto sia importante questa condanna spalancando le porte, finalmente, alla giustizia che dopo 25 anni può colpire i colpevoli delle atrocità della dittatura sia che facciano parte della polizia, esercito, civili o del clero.

Il verdetto è stato solo posticipato dal falso allarme bomba, rivendicato dall'Alleanza Anticomunista Argentina (AAA), ed è stato accolto con gioia da parte delle Madri di Plaza de Mayo, dei parenti delle vittime e della associazioni per i diritti umani.
La Chiesa Argentina ha commentato la condanna con un "siamo spiacenti che nel paese ci siano state tante divisioni e odio e che la Chiesa non abbia saputo prevenirle né sanarle" ma non ha punito il sacerdote condannato per reati così gravi e così lontani dagli insegnamenti dei vangeli.
Il pio sacerdote ha accusato i sopravvissuti che hanno testimoniato a suo carico di essere "demoniaci" ed infine si è paragonato a Gesù Cristo affermando che come Gesù Cristo è stato condannato non per giustizia, ma perché dato in pasto al popolo, che ha preteso fosse crocifisso, ma che come Gesù Cristo resusciterà!
La speranza è che rimanga solo Gesù Cristo ad essere resuscitato perché il mondo non ha bisogno di torturatori ma di messaggeri di pace e giustizia.

sabato 6 ottobre 2007

MERCOSUR

Il Mercosur è il mercato comune del Sud (cioè dell'America meridionale) e per comprenderlo meglio lo possiamo equiparare alla nascente Unione Europea.
Il l 26 marzo 1991 fu sottoscritto il trattato di Assuncion da Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay; successivamente si sono associati la Bolivia e il Cile (dal 1996), il Perù (dal 2003) infine la Colombia e l'Ecuador(dal 2004). L'obbiettivo del TA (trattato di Assuncion) è la creazione di un mercato comune subregionale, senza che gli Stati firmatari abbiano immediatamente associato ad esso altre finalità di tipo politico, se non quanto vagamente e retoricamente affermato nel preambolo del TA in riferimento alla «volontà politica di stabilire le basi per un’unione sempre più stretta tra i loro Popoli».
Dal primo gennaio 1995 sono stati aboliti i dazi doganali tra i quattro Paesi e istituita una tariffa doganale comune verso paesi terzi, è stato formato un coordinamento delle politiche macroeconomiche e settoriali previsto dall’articolo 1 del TA riguardante la politica commerciale estera, agricola, industriale, fiscale, monetaria, dei cambi, finanziaria, doganale, dei servizi, dei trasporti e delle comunicazioni e tutte le altre sulle quali si raggiungerà un accordo, al fine di assicurare condizioni adeguate di concorrenza tra gli Stati membri.
Nella seconda metà degli anni '90 grazie alla stabilità dei rapporti tra i paesi membri si sono potuti notare grandi passi in avanti sul piano delle relazioni commerciali con Paesi o raggruppamenti di Stati terzi, anche attraverso la conclusione di accordi internazionali.
Sempre nella seconda metà degli anni ’90 è iniziata una nuova fase evolutiva del Mercosur con la sottoscrizione nel 1996 della Dichiarazione Presidenziale sul Compromesso Democratico nel Mercosur; nel 1997 è stata firmata la Dichiarazione Presidenziale sulla Consultazione e la Concertazione Politica degli Stati Membri del Mercosur, poi nel 1998 è stato emesso un comunicato congiunto dei Presidenti dei Paesi membri, insieme a Bolivia e Cile, sull’Impegno per la Democrazia ed anche una Dichiarazione su Mercosur, Bolivia e Cile come Zona di Pace.
Il susseguirsi di queste iniziative ha avuto meriti importanti: ha istituito la concertazione del dialogo politico e ha vincolato il processo di integrazione al rispetto della democrazia. Con la Dichiarazione Presidenziale sul Compromesso Democratico nel Mercosur si afferma che la «piena vigenza delle istituzioni democratiche è condizione essenziale per la cooperazione nell’ambito del Trattato di Assuncion, dei suoi protocolli e degli altri atti sussidiari», e che «ogni alterazione dell’ordine democratico costituisce un ostacolo inaccettabile per la continuazione del processo di integrazione in corso rispetto allo Stato interessato», tanto che si prevedono non solo consultazioni immediate e automatiche in caso di «rottura o minaccia di rottura dell’ordine democratico in uno Stato parte», ma anche varie sanzioni: dalla «sospensione del diritto di partecipazione nei fori del Mercosur fino alla sospensione dei diritti e degli obblighi derivanti dalle norme del Mercosur e degli accordi conclusi tra ciascuna delle Parti e lo Stato dove si è verificata la rottura dell’ordine democratico».
Inoltre, si stabilisce che «le Parti dovranno includere una clausola di affermazione del compromesso sui principi democratici negli accordi del Mercosur con altri Paesi e gruppi di Paesi».
Tali meccanismi sono stati richiamati nella Dichiarazione di Appoggio alla Democrazia del Paraguay, al suo Processo di Normalizzazione e Rafforzamento Istituzionale nel 1999 dopo i gravi fatti che hanno portato il Paese sull’orlo dell’ennesimo colpo di Stato della sua storia.
L’integrazione politica si è sviluppata ben oltre lo stabilimento di questo quadro di base, attraverso l’estensione della cooperazione tra i Paesi membri a settori non coperti dal Trattato di Assuncion, per esempio in ambito giudiziario o di politica estera. Obiettivo tendenziale è la realizzazione di un mercato comune.

Daniele F.